Liberi Professionisti

Confartigianato Venezia dal 2015 è in grado di assistere dal punto di vista fiscale e previdenziale anche i liberi professionisti, ossia coloro che svolgono un’attività per cui non devono necessariamente iscriversi in Camera di Commercio, ovvero professionisti iscritti in un Albo o in un Ordine (geometri, consulenti del lavoro, giornalisti, architetti, ingegneri, ecc.), oppure liberi professionisti non iscritti ad albi professionali. Tale ‘apertura’ anche al mondo dei lavoratori autonomi è legata ad un crescente e sempre più strategico rapporto sinergico tra imprese e professionisti (basti pensare, per citarne solo alcune, alle collaborazioni tra impiantisti elettrici/termoidraulici con periti ed ingegneri per progetti ed agevolazioni fiscali o alle collaborazioni che instaurano edili e falegnami con architetti e geometri).

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Un incontro con i mascareri e i costumisti teatrali per capire se ha senso un marchio europeo per la promozione e la tutela di questo settore Finalmente l’Europa ha deciso di difendere il suo patrimonio di tradizione produttiva e di renderne riconoscibile l’origine territoriale ai consumatori. Il regolamento Ue che istituisce la protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali non alimentari, varato a ottobre 2023, apre nuove prospettive per valorizzare un sistema manifatturiero famoso nel mondo per tipicità e qualità strettamente connesse con i luoghi in cui viene realizzato. Per l’Italia e per Venezia si tratta di una svolta, attesa e sollecitata da molti anni, proprio perché nessun altro paese in Europa può vantare un numero tanto elevato, oltre 200, di tradizioni manifatturiere locali e di distretti produttivi specializzati. Nonostante le tante difficoltà, sono ancora numerose le attività della nostra manifattura che rappresentano ancora un simbolo della memoria, dell’identità e della diversità dei territori; attività che costituiscono un patrimonio da rilanciare per reagire all’omologazione e alla standardizzazione dei consumi e per raggiungere nuovi mercati sempre più attenti all’unicità, al “su misura”, alla manifattura a regola d’arte.  L’Indicazione geografica protetta IG si candida ad essere lo strumento per certificare tutto questo. Alle imprese potrebbe […]


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05 Mar 2025

Dopo una lunga gestazione è stato pubblicato, nella G.U. n. 48 del 27.02.2025, il D.M. n. 18/2025 che stabilisce le modalità attuative ed operative degli schemi di assicurazione contro i rischi catastrofali. Ecco la sintesi del decreto attuativo emanato in merito all’obbligo di stipula di polizze assicurative a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofali, come previsto dalla normativa vigente. Obbligo di stipula Tutte le imprese con sede legale o con stabile organizzazione in Italia devono stipulare, entro e non oltre il 31 marzo 2025, una polizza assicurativa per la copertura dei danni derivanti da calamità naturali e eventi catastrofali. L’obbligo si applica ai seguenti beni aziendali: -Immobili: fabbricati e terreni utilizzati per l’attività d’impresa; -Impianti e macchinari: tutte le apparecchiature fisse o mobili funzionali alla produzione; –Attrezzature industriali e commerciali: strumenti e dispositivi operativi. In poche parole, le immobilizzazioni di cui all’articolo 2424, primo comma, sezione Attivo, voce B-II, numeri 1), 2) e 3), del codice civile, a qualsiasi titolo impiegati per l’esercizio dell’attività di impresa. Conseguenze in caso di mancata stipula Attenzione! Le imprese che non ottemperano all’obbligo di assicurazione potrebbero essere escluse dalla possibilità di accedere ad incentivi, contributi e garanzie pubbliche. Tra queste ci sono le garanzie del fondo di garanzia delle PMI, strumento fondamentale per […]


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