Intervenire sugli edifici storici in una città come Venezia spesso è complesso anche a causa dei vincoli di tutela. “Proprio perché l’intero territorio della Venezia insulare è sottoposto a vincolo paesaggistico sono necessarie valutazioni ponderate e una progettazione accurata per gli interventi di riqualificazione, soprattutto quando si parla di impianti.
Il patrimonio edilizio storico della Città antica è da considerarsi come un bene prezioso, e, come tale, va preservato. Come la maggior parte delle costruzioni realizzate prima dell’avvento delle più recenti normative, però, gli edifici storici sono fortemente energivori e spesso non adeguati a rispondere alle più moderne esigenze di comfort abitativo.
Inoltre, anche con riferimento al forte impulso originato dai tanti incentivi fiscali, bonus ristrutturazioni 50%, ecobonus 65% fino ad arrivare al superbonus 110% il mercato delle ristrutturazioni degli edifici ha subìto una impennata coinvolgendo inevitabilmente gli elementi impiantistici.
Anche se gli edifici di valore non possono essere ristrutturati previa un’attenta valutazione e una progettazione accurata, non si deve pensare che non debbano essere oggetto di opportuni interventi.
La necessità di installare nuove soluzioni impiantistiche in un edificio storico nasce quindi dal bisogno di renderlo fruibile e adeguato alle esigenze moderne.
Ad esempio, un edificio storico che ospita un museo dovrà necessariamente contare su un adeguato impianto di climatizzazione, di illuminazione, di sicurezza, su servizi igienico sanitari appropriati e su tecnologie per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
I principali interventi che generalmente si devono eseguire a livello impiantistico in un edificio storico, al di là della sua destinazione d’uso, riguardano l’impianto elettrico e quello idrico sanitario, anche per questioni di sicurezza e igiene, l’impianto per la climatizzazione e una serie di altre applicazioni, come la ventilazione.
Nel fare qualsiasi tipo di intervento, però, è necessario rispettare l’estetica e la natura dell’edificio, considerando in modo opportuno tutti i vincoli architettonici presenti. Inoltre, si deve sempre valutare la compatibilità delle nuove soluzioni con la struttura esistente o i materiali presenti dell’edificio, senza dare nulla per scontato.
L’approccio corretto quando si interviene su un edificio storico è sempre quello multidisciplinare che prevede da parte dei vari attori in gioco, progettisti e installatori, un’analisi dettagliata dello stato di fatto e delle esigenze, valutando la soluzione migliore (e compatibile) per l’edificio in questione. Infatti, non esiste una regola universale o una soluzione che, a priori, sia valida per ogni situazione. Di tutto questo se ne parlerà in occasione di un seminario che si terrà in modalità on line Mercoledì 7 aprile con inizio alle ore 18:00 con relatore l’Ing. Diego Danielli.
Per partecipare al webinar organizzato da Confartigianato Venezia, in collaborazione con EBAV Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, è necessario prenotarsi al link https://matchingday2021.eventbrite.it
Ulteriori informazioni: Confartigianato Venezia, Ufficio Categorie – tel. 041 5299270; mail: ufficio.categorie@artigianivenezia.it