Decreto Sostegni: novità

24 Mar 2021

Decreto Sostegni, testo approvato: tra le principali novità i nuovi contributi a fondo perduto ma gli importi sono del tutto insufficienti. La misura non è ancora operativa. Per l’inoltro della domanda bisognerà attendere l’attivazione di una piattaforma prevista per i primi di aprile

Decreto Sostegni, testo e novità: il nuovo decreto economico è stato approvato il 19 marzo 2021 e si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale oltre ai successivi 15 giorni di ulteriore attesa.

Sono  molte  le  novità  previste  dal  nuovo decreto economico emanato per l’emergenza Covid-19, sia in materia fiscale che sul lavoro.
In  attesa  della  pubblicazione del testo del Decreto Sostegno in Gazzetta Ufficiale,  facciamo  di  seguito  il  punto  sui  nuovi contributi a fondo perduto una delle misure più attese.

Le  altre  novità, come le stralcio delle cartelle e la proroga della cassa integrazione   Covid,   affiancata   dal   prolungamento   del  divieto  di licenziamento, saranno oggetto di una nostra successiva comunicazione.

Ci concentriamo ora sulle prime sicuramente le più attese.

Decreto Sostegno, testo in arrivo: le principali novità sui contributi a fondo perduto

Tra  le  novità  principali  del  testo  del  Decreto Sostegno c’è il nuovo meccanismo  di  accesso ai contributi a fondo perduto che non solo conferma una   grande   novità   annunciata  e  più  volte  richiesta  dalla  nostra Associazione   ai  vari  livelli,  il  superamento  dei  codici  ATECO  con l’inclusione  anche  dei  professionisti  tra i beneficiari, ma riscrive le
regole d’accesso in più punti.

Queste  le  principali  novità  relative  ai contributi a fondo perduto del decreto Sostegno:

     

requisito chiave resta il calo di fatturato: il valore determinante scende dal 33 al 30 per cento;

la valutazione viene effettuata confrontando il 2020 e il 2019, in particolare si prenderà in considerazione il calo medio mensile;

la base di calcolo diventa l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2020 rispetto al 2019 ai soggetti che hanno aperto la partita Iva nel 2019 il contributo spetta anche se il fatturato non ha subito la riduzione richiesta;

i codici ATECO non rappresentano più un elemento rilevante per l’accesso, in questo modo si concede un via libera anche ai professionisti che hanno atteso a lungo di poter essere inclusi in questo meccanismo di aiuti;

cresce il limite di ricavi e compensi entro il quale è possibile richiedere l’aiuto: passa da 5 a 10 milioni di euro;

si definisce una nuova modalità di calcolo dell’importo che, pure, per quanto riguarda il valore minimo e massimo dovrebbe rimanere lo stesso (da un minimo di 1.000 o 2.000 euro in base alla tipologia di soggetti fino a 150.000 euro). Le novità riguardano gli scaglioni di riferimento per determinare, in base alla perdita, la somma a cui si ha diritto;

cambia anche la modalità di utilizzo degli importi: accanto al pagamento diretto si aggiunge la possibilità di utilizzare le somma in compensazione tramite modello F24.

Di  seguito le percentuali per il calcolo del contributo a fondo perduto in
base ai ricavi e compensi.

Percentuale di calcolo dell’importo
del contributo a a fondo perduto
Ricavi e compensi
di imprese e professionisti
60 per cento della perdita   fino a 100 mila euro
50 per cento della perditatra 100 mila e 400 mila euro
40 per cento della perditatra 400 mila euro e 1 milione di euro
30 per cento della perditatra un milione e 5 milioni di euro
20 per cento della perdita tra 5 e 10 milioni di euro

Per  fare domanda si attende in tempi stretti il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Secondo quanto dichiarato dal Premier Draghi nella conferenza stampa del 19 marzo  2021,  ci  saranno  60 giorni di tempo per fare richiesta tramite la piattaforma  Sogei  ad  oggi  non  ancora  disponibile;  in linea teorica i primi pagamenti potrebbero partire già da aprile, per concludersi nell’arco indicativo di un mese.

Per  il  momento  queste sono le informazioni. E’ di tutta evidenza che gli importi  stanziati  sono  del tutto insufficienti come riportato nella nota della  nostra Organizzazione regionale riportata in allegato. Da una nostra stima, infatti, gli aiuti che le imprese riceveranno saranno in percentuale minima:   al  più  il  5%  di  quanto  hanno  perso!   Serviranno  pertanto urgentemente ulteriori stanziamenti.

Ogni aggiornamento verrà prontamente comunicato.