DEGRADO DA UMIDITÀ DI RISALITA E RESTAURO DEI FRONTI DI VENEZIA

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ANALISI DEL COMPORTAMENTO NEL TEMPO, DEI MUTAMENTI INDOTTI DAGLI INTERVENTI, PROPOSTA DI INDIRIZZI PROGETTUALI

Nel centro storico di Venezia, costituito da 20.000 edifici di antica origine a carattere monumentale o di tessuto urbano, il carattere dei fronti rappresenta una delle principali risorse culturali e turistiche, dunque anche economiche. Questo carattere è in gran parte correlato alla qualità delle superfici, sia murarie che intonacate, che sono sottoposte principalmente a due tipi di dinamiche di mutamento interagenti, che producono modifiche, sia fisiche che figurative. Da un lato il degrado che, a Venezia, comporta peculiari fenomenologie e assume altrettanto specifiche localizzazioni. In particolare, il problema dell’umidità di risalita coinvolge soprattutto la parte basamentale degli edifici, connotandone fortemente le murature e contribuendo alla formazione di “geografie di alterazione” che hanno un notevole impatto anche sull’immagine complessiva della città.

Il rapporto con l’acqua, connaturato al sito, ha comportato nel tempo una tradizionale tolleranza nei confronti delle forme di degrado fisico ad essa correlate che, a tratti, fa parte della fisiologia di questo luogo e, nella storia della cultura della città, ha assunto anche una valenza poetica e culturale. Tuttavia, la forte accelerazione ed escursione dei fenomeni, nel corso dell’ultimo secolo, rende urgente il contrasto dell’aspetto patologico del degrado e delle trasformazioni da esso indotte. D’altra parte si constata un secondo importante fattore di trasformazione: l’edilizia storica veneziana è oggetto di forti investimenti, soprattutto a fini turistici, che producono nella città veloci trasformazioni funzionali, fisiche e di immagine.

Nel centro storico della città, pur nella presente crisi, sembra perdurare una significativa attività di restauro/rifacimento dei rivestimenti dei fronti edilizi. Tali interventi sono articolati in una vasta gamma di impostazioni e soluzioni tecniche, che vanno dal restauro conservativo accurato al completo rifacimento e, per un verso, fanno parte della normale dinamica evolutiva di qualunque città. Tuttavia, nella pratica progettuale e operativa, si segnala spesso il ricorso a interventi impropri o privi di specificità rispetto al contesto ambientale e storico-culturale di Venezia, che inducono vistosi mutamenti del carattere delle costruzioni, producendo una graduale ma sistematica perdita di quegli elementi di autenticità materiale e di “carattere” dell’intera città.

L’obiettivo principale è l’analisi di alcuni aspetti dell’attuale condizione delle superfici storiche veneziane e l’individuazione di alcuni possibili indirizzi di intervento per ovviare al pericolo più evidente, quello che, attraverso sostituzioni anche minute ma sistematiche, vengano progressivamente meno i presupposti di autenticità – sulla quale è basata la dichiarazione UNESCO – e il fascino, che di Venezia forma una delle principali attrattive, sia dal punto di vista culturale che economico-turistico.

 

 

 

INDICE DEGLI ARGOMENTI

INQUADRAMENTO
Venezia e il suo sito. Il problema delle acque Sistemi storici di contrasto

L’EDIFICIO VENEZIANO COME “CONGEGNO” MATERIALE E STRUTTURALE
Materiali, strutture e il mantenimento dell’equilibrio idraulico Principali fenomeni di degrado correlati alla risalita capillare

EVOLUZIONE DEI SISTEMI DI CONTRASTO NEL TEMPO
Principi e applicazioni XIX – XX sec. – La “barriera” XX sec. (fino anni Ottanta) – Sperimentazioni di tecniche e materiali XX-XXI sec. – Verso un equilibrio idraulico

DESCRIZIONE E ILLUSTRAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI INTERVENTO
Schede di intervento con descrizione tecnica, osservazioni sull’applicazione e gli esiti

OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI
Impatti (fisico e percettivo); Efficacia e durabilità; Contrasto e ripresa del degrado; Degrado, interventi e immagine della città.
Per partecipare è necessario compilare l’allega scheda di adesione e reinviarla a Confartigianato Venezia, Ufficio Categorie (mail: ufficio.categorie@artigianivenezia.it) entro Ven. 12 gennaio 2018. Ulteriori informazioni allo 041 5299270.

 

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