Ritorna l’eco bonus del 55% sulle ristrutturazioni edilizie

18 Feb 2009
Il decreto anti crisi «salva» le agevolazioni fiscali sulla riqualificazione energetica degli edifici.
Imprese e cittadini che hanno scommesso sul risparmio energetico possono dunque tirare un sospiro di sollievo: i tagli al bonus sulla riqualificazione degli immobili in chiave «verde» annunciati a dicembre dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti non ci saranno.
Chi ha effettuato interventi per migliorare l’efficienza energetica domestica nel 2008 può stare tranquillo, sarà certamente rimborsato. Lo stesso vale anche per chi deciderà di investire in tecnologie pulite nell’anno in corso. Ma in questo caso, ferma restando l’entità del bonus da portare in detrazione, cambiano alcune regole.
La  scure  del  Governo  Berlusconi alla fine si è abbattuta lontano dal bonus  Irpef  del 55%, introdotto dalla Finanziaria 2007 per incentivare la sostituzione di caldaie di vecchia generazione con modelli a condensazione, cambiare  infissi,  ricoprire  tetti o installare pannelli solari.
Il disco verde  che  ha  dato  il  via  alla  proroga dell’incentivo fino al 2009 è scattato lo scorso 28 gennaio con la conversione in legge del decreto anti crisi (Decreto legge 29 novembre 2008, n.185).
Apprezzamento  per  la  misura,  che  salvaguarda i consumatori che hanno investito  sulla  riqualificazione  energetica degli stabili e incentiva la creazione  di  un nuovo mercato dell’edilizia e dell’impiantistica a misura di  ambiente,  è  stato  espresso dal Presidente di Confartigianato Imprese Giorgio Guerrini, che ha sottolineato come l’approvazione del provvedimento sia stata "fortemente sollecitata dalla Confederazione".
Rispetto  alle  versioni  precedenti  del  decreto  legge n.185, il testo approvato contiene alcune novità.
Soppresso  l’obbligo per i contribuenti di inviare un’istanza all’Agenzia delle  Entrate anche per gli interventi effettuati nel 2008. Una previsione che  di  fatto  elimina la temuta retroattività delle misure introdotte dal decreto  anti  crisi, che saranno valide per i periodi d’imposta successivi al 31 dicembre 2008.
Per  le  spese  sostenute  a  decorrere dal 1° gennaio 2009 la detrazione d’imposta  lorda  deve  essere  ripartita  in  cinque  rate annuali di pari importo. 
In  precedenza la detrazione poteva essere spalmata in un arco di tempo compreso tra 3 e 10 anni.
 
Scongiurato  il  pericolo di un tetto ai fondi, e del conseguente rischio per i richiedenti di rimanere tagliati fuori dal bonus.
La nuova procedura, infatti,  abbandona  il  criterio  che vincolava la concessione del credito alle  disponibilità   finanziarie.  Il  contribuente  fruirà  del  credito d’imposta   in  via  automatica,  previa  comunicazione  all’Agenzia  delle Entrate. 
Per  quanto attiene ai contenuti della comunicazione obbligatoria (necessaria  ai  fini  del  solo  monitoraggio  delle  risorse),  bisognerà attendere  uno  specifico  provvedimento  del  Direttore dell’Agenzia delle Entrate  che  sarà  emanato  entro  trenta  giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.