Manovra correttiva Ridotta dal 10% al 4% la ritenuta sui bonifici

29 Lug 2011

Finalmente una boccata d’ossigeno per le imprese artigiane
Va a buon fine il pressing di Confartigianato

È approdata nella Gazzetta Ufficiale del 6 luglio la manovra economica 2011 (Decreto Legge n. 98 del 06/07/2011) e con essa la norma che interviene riducendo dal 10% al 4% la ritenuta sui bonifici versati alle imprese che hanno svolto lavori incentivati con le detrazioni fiscali del 36% (ristrutturazione edilizia) e del 55% (risparmio energetico).
Come è noto, la richiesta di abrogazione della ritenuta era stata più volte sollecitata da Confartigianato, visto e considerato come questo “prelievo alla fonte” del 10% ha di fatto sottratto liquidità alle aziende di un settore dove farsi pagare è sempre più difficile.
Si ricorda come l’aliquota del 10% era stata introdotta con il decreto legge n. 78/2010 “Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e la competitività economica”; in particolare, a partire dal 1 luglio 2010, l’art. 25  del provvedimento aveva imposto a banche e poste italiane di operare una ritenuta sulle somme versate tramite bonifico dai soggetti committenti di lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica che avevano beneficiato degli incentivi fiscali. 
La conseguenza per le imprese è che di fatto veniva istituita un’ulteriore anticipazione del prelievo; peraltro, tale aliquota  calcolata sui ricavi anziché sul reddito, si andava a sommare ai normali acconti di imposta già versati, determinando in questo modo un incremento delle posizioni a credito.  Confartigianato nazionale – a fronte delle numerose richieste provenienti dalle varie associazioni territoriali, tra cui anche la nostra – si era più volte mobilitata nei confronti del Ministro dell’Economia, Giulio Tremonti chiedendo l’abrogazione della norma o quantomeno, che venisse ridotta in maniera consistente la percentuale della ritenuta applicata. Oggi, possiamo dire con moderata soddisfazione che la lunga azione di pressing nei confronti del Governo, all’interno di una manovra fatta di “lacrime e sangue” ha avuto esito positivo restituendo un po’ di serenità al comparto della piccola impresa.