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Pasti caldi per il personale dipendente. Oltre all’asporto e alla consegna a domicilio è possibile anche il servizio di mensa aziendale (per i ristoratori per decidono di fornire il servizio) Con il prolungamento della chiusura dei ristoranti e delle trattorie ritorna il problema di come garantire il pasto al personale dipendente di tutte quelle aziende del comparto casa che continuano ad operare presso i loro laboratori o all’interno dei cantieri temporanei sparsi in Città. In pratica siamo tornati alla situazione della scorsa primavera, dopo il lokdown totale che consente ai ristoratori di aprire i propri locali a solo uso servizio mensa.La normativa impone la redazione di uno specifico contratto di mensa aziendale, di cui si allega fac-simile, che dovrà essere stipulato tra azienda e ristoratore. Di seguito è riportato l’elenco dei ristoranti e delle trattorie operanti nella Venezia insulare che hanno già comunicato la propria disponibilità. Tutti gli esercenti interessati possono comunque contattare l’Ufficio Categorie (tel. 041 5299270 – mail: ufficio.categorie@artigianivenezia.it), che provvederà ad un pronto aggiornamento. Per l’attivazione del servizio la procedura è la seguente: 1) Le aziende del comparto casa prendono accordi con i ristoratori e li invitano a contattare l’Ufficio Categorie affinché aderiscano all’iniziativa; 2) Il ristoratore […]


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Con la riapertura dei cantieri è emerso il problema di come garantire il pasto al personale dipendente. Questo per il fatto che, come è noto, non è consentito organizzare la pausa pranzo all’interno dei cantieri e che ristoranti e trattorie sono ancora chiusi. In questi primi giorni le aziende dell’edilizia e del comparto casa in generale si stanno arrangiando alla meno peggio con gli operai che si portano da casa il panino o con il cibo da asporto, o in altro modo, comunque con soluzioni d’emergenza che risolvono solo in parte il problema. Fortunatamente l’ultima ordinanza regionale che riprende il decreto del governo del 26 aprile, lascia intravedere una soluzione di più lungo respiro dando la possibilità alle aziende della ristorazione di aprire i propri locali a solo uso servizio mensa. La normativa impone la redazione di uno specifico contratto di mensa aziendale che dovrà essere stipulato tra azienda e ristoratore. Potranno usufruire del servizio solo gli operai i cui nominativi sono stati preventivamente indicati dal datore di lavoro nel rispetto dell’orario predeterminato, eventualmente suddiviso in turni. Chiaramente il ristoratore deve garantire il distanziamento di almeno 1 metro e il rispetto delle norme igienico sanitarie. In caso poi di presenza […]


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  Il 4 Maggio ha un sapore particolare per la manifattura italiana; questa data indica, di fatto, il momento in cui le aziende possono iniziare a lavorare dopo il lungo periodo di lockdown. Ieri la nostra Regione ha emanato una nuova ordinanza che accelera nuovamente rispetto ad alcuni obblighi dettati dal DPCM del 26 Marzo, chiarendo alcune modalità di spostamento dei singoli individui sul territorio regionale e facendo ulteriore chiarezza sulle aperture delle attività produttive e commerciali consentite. Nello specifico l’ordinanza conferma: 1) che l’accesso agli esercizi commerciali avviene ad opera di un componente di ciascun nucleo familiare, salvo accompagnamento di minori di anni 14 o di persone non autosufficienti; 2) che il commercio con consegna a domicilio é sempre ammesso anche alle attività commerciali sospese, garantendo il distanziamento personale e con uso di mascherina e guanti da parte degli operatori; 3) che la vendita di cibo a domicilio è ammessa, con rispetto delle norme igienico-sanitarie; 4) che è consentita la vendita di cibo da asporto. Questo tipo di vendita però dovrà essere effettuata previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano dilazionati nel tempo e comunque, negli spazi esterni anche di […]


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    Attenzione al Protocollo sicurezza: evitare documenti generici e parziali     Come già anticipato da Lunedì 4 maggio riparte tutto il settore delle costruzioni e del commercio all’ingrosso funzionale alle costruzioni. Inoltre, sempre a partire dallo scorso 27 aprile, sono ripartiti i lavori pubblici e le attività preparatorie funzionali a riavviare i cantieri e le attività edili private. Lo prevede il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio 26 aprile 2020 per la “Fase due” con le prima misure sull’allentamento del lockdown e le riaperture delle aziende. In realtà in Veneto già da Venerdì 24 pomeriggio, sulla base dell’Ordinanza regionale n. 42, è possibile operare all’interno dei cantieri con le manutenzioni. Nell’allegato 3 del decreto sono inserite le nuove attività con i relativi codici ATECO che, unitamente a quelle del precedente allegato 3 al DPCM 10 aprile 2020, non saranno più sospese a partire dal 4 maggio: tra queste, anche tutte quelle relative al comparto dell’edilizia, ovvero Costruzione di edifici (Ateco 41), Ingegneria civile (Ateco 42) e Lavori di costruzione specializzati (Ateco 43). Al comma 9 è precisato che “le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla […]


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  Il Governo si dimentica di loro. Ma per la Regione dal 27 aprile possono lavorare nei cantieri. Niente da fare. Lunedì 4 maggio le imprese di restauro di beni culturali, secondo l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio non potranno riprendere la propria attività. Inquadrate principalmente con il codice Ateco 90.03.02 (ricompreso nella famiglia delle “attività creative, artistiche e di intrattenimento”) non risultano presenti tra i comparti dell’edilizia e dei lavori manutentivi indicati nell’ultimo DPCM. Si tratta chiaramente di una svista colossale, come abbiamo fatto prontamente notare al Governo, dato che i restauratori sono del tutto equiparabili da un lato agli edili per l’attività che svolgono all’interno dei cantieri temporanei e dall’altro ai restauratori artigiani per l’attività all’interno dei laboratori. La questione è ancora più paradossale se si pensa che nella nostra Regione sulla base dell’ultima Ordinanza (n. 42 del 24/04/20) dalle ore 15.00 di Venerdì 24 aprile i restauratori lapidei, al pari degli edili, dei dipintori e dei finitori edili, dei terrazzieri, dei marmisti, possono tranquillamente operare su edifici esistenti con interventi di manutenzione sia ordinaria e che straordinaria. Chi seguire allora? La Regione o il Governo? Continuare a lavorare nel rispetto dell’Ordinanza o stare fermi e attendere fino […]


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  “Registriamo un aumento della tensione sociale, non si stanno adottando le scelte più idonee a limitare il drammatico danno economico per il Paese”. Si trasmette in allegato trasmettiamo copia della lettera trasmessa ai Prefetti nella loro veste di Rappresentanti del Governo firmata dai sette presidenti provinciali e in calce, il comunicato stampa a cura di CIVeneto; Tenuto conto, sia del particolare momento che sta attraversando il nostro Paese e la nostra Città in particolare, che delle evidenti difficoltà delle imprese artigiane che giornalmente si scontrano con le scelte adottate per la fase 2, si è ritenuto necessario intervenire nei confronti dei Prefetti delle province del Veneto, per evidenziare la “crescente tensione sociale” e chiedere l’avvio di una fase in cui chi opera in sicurezza lo possa fare immediatamente. Anticipiamo inoltre che al documento allegato abbiamo già ottenuto un primo importante riscontro dato che è annunciata una prossima convocazione di un tavolo tecnico a livello metropolitano dove saranno rappresentate le parti sociali con il fine di individuare le linee concrete d’azione per un pronto rilancio dell’economia veneziana. Lettera ai Prefetti del Veneto


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  Come sicuramente avrete appreso dai media ieri sera il Presidente del Consiglio Conte ha presentato il nuovo decreto che stabilisce date, condizioni e modalità per la riapertura di diverse settori produttivi. L’ultima cosa che vogliamo fare è sottovalutare i rischi legati alla ripartenza, fase che sappiamo essere delicatissima, ma è del tutto evidente che stiamo perdendo la bussola. La sensazione, per usare un eufemismo, è di una generale “incartata” dove le Istituzioni si muovono in ordine sparso lasciando in balìa di loro stesse le aziende e le loro organizzazioni in un ginepraio di norme confuse, contraddittorie, difficilmente applicabili e spesso anche senza logica. Siamo sinceramente preoccupati per la tenuta sociale del Paese ma anche per il destino della nostra Città che dal 12 novembre non si è più rialzata e si accinge a pagare il conto più salato. Mantenere la lucidità sta diventando uno sforzo titanico: per le aziende e per chi come noi ha il compito di indirizzarle e sostenerle. Ma siamo in ballo e non possiamo mollare: l’ultimo atto di questo stucchevole minuetto è il Dpcm del 26 aprile le cui misure entreranno in vigore il prossimo 4 maggio e che, com’era facilmente immaginabile, entra in conflitto […]


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Restrizioni allentate: la nuova ordinanza regionale Una nuova ordinanza, in vigore dalle 15.00 di venerdì 24 aprile. È quella firmata nel primo pomeriggio di ieri dal presidente della Regione Veneto Zaia. Riportiamo le disposizioni de nuovo provvedimento di diretto interesse per il comparto dell’artigianato rimandando per una lettura integrale al testo dell’ordinanza. 1. Gelaterie, Pizze al taglio, pasticcerie, gastronomie, ecc. Consentita la vendita di cibo per asporto Al punto 1 è disciplinata la vendita di cibo da per asporto che sarà effettuata, per quanto possibile, previa ordinazione online o telefonica. Gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati dovranno essere dilazionati nel tempo e comunque garantire un metro di distanza tra le persone e l’utilizzo da parte di esercenti e clienti di mascherine e guanti, o quanto meno di prodotti per l’igienizzazione. All’interno dei locali sarà ammesso solo un cliente per volta, per il tempo strettamente necessario per ritirare i prodotti e pagare. Rimane sospesa ogni forma di consumo sul posto ed è altresì confermata la possibilità di consegna a domicilio. 2. Abbigliamento per bambini, librerie e cartolerie Negozi di abbigliamento per bambini, cartolerie e librerie potranno rimanere aperti seguendo l’orario consueto (domeniche escluse). Revocata quindi la disposizione per la quale […]


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  Sarà un gesto romantico al tempo del Coronavirus, che parla d’amore per la città e rispetto della tradizione; i fioristi decoratori di Confartigianato San Lio Venezia il 25 aprile hanno deciso che non faranno mancare i bòcoli nelle case dei veneziani che ne faranno loro richiesta. “Il nostro è un modo di stare vicini ai clienti e di tenere viva un questa secolare tradizione anche in un momento come questo – spiega Andrea Dabalà, titolare della Fioreria Al Bòcolo e presidente di categoria alla Confartigianato -. L’idea ci è venuta spontaneamente, perché la tradizione è la nostra storia, e la storia è un legante importantissimo per la collettività. Venezia ha superato tante difficoltà, e questa drammatica situazione non può cancellare un gesto la cui origine parte dalla storia della Serenissima”. Avere il bòcolo a casa sarà dunque semplicissimo, basterà telefonare alle fiorerie aderenti alla Confartigianato che hanno che hanno condiviso questa iniziativa e chiedere, con un consiglio: “Ovviamente per motivi logistici non bisogna aspettare il 25 per fare l’ordine, ma conviene prendersi per tempo e farlo appena possibile, anche perché non è materialmente fattibile il poter raggiungere tutti i clienti e quindi dopo un certo numero di prenotazioni la […]


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