Trasporti

Trasportatori su barca e autotrasportatori, taxi su gomma e su barca, noleggiatori con conducente di vetture, autobus e natanti: senza di loro l’Italia sarebbe a piedi e questo è ancora più evidente in una città come Venezia.
Gli imprenditori artigiani dei trasporti e della logistica offrono un servizio indispensabile per assicurare la mobilità, nazionale ed internazionale, delle merci e delle persone.

Presso Confartigianato Venezia, che dal 1975 rappresenta in modo organico questo settore strategico per la città e per il ruolo di servizio ai cittadini e alle altre imprese, gli imprenditori e le società del trasporto merci e persone, sono così suddivisi:

- trasporto merci conto terzi su gomma e su barca;
- trasporto persone su gomma (tassisti, autobus operator) e su barca (taxisti e motoscafisti)
- noleggio con e senza conducente
- gondolieri
- sandolisti

Il settore più numeroso è quello del trasporto merci conto terzi, la cui attività è assimilata al servizio pubblico non di linea, è regolamentato essenzialmente dai seguenti testi normativi:

- Legge Regionale 30 dicembre 1993, n. 63;
- Regolamento comunale in attuazione alla Legge Regionale N. 63 del 30.12.1993;
- Regolamento per la circolazione acquea nel Comune di Venezia;
- Regolamento per il coordinamento della navigazione locale nella Laguna Veneta

Confartigianato Venezia rappresenta circa 80 aziende del trasporto lagunare merci conto terzi per un totale di 203 autorizzazioni e imbarcazioni, cioè poco più della metà delle autorizzazioni totali 'contingentate' presenti a Venezia.
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News del settore

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06 Lug 2021

Confermata la nuova ordinanza, del 2 Luglio, con misure urgenti per regolare la viabilità acquea dal 7 all’11 luglio in vista del G20. L’ordinanza, costituita da 6 articoli, limiterà il traffico acqueo in determinate aree identificate da specifici colori, come evidenziato nell’estratto grafico. Invitiamo pertanto tutti i nostri soci a leggere attentamente il provvedimento che, nostro malgrado, non ha accolto molte delle richieste formulate dai nostri uffici. Tali suggerimenti avrebbero alleggerito ulteriormente le limitazioni che colpiranno gran parte della Città ed il suo traffico, penalizzando inevitabilmente molti settori economici tra cui ovviamente gli artigiani. Rimaniamo a completa disposizione dei nostri soci per richieste puntuali da sottoporre agli organi di sicurezza con cui siamo in costante contatto.


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23 Giu 2021

Un altro onere burocratico inutile sulla testa delle imprese: parliamo dell’obbligo di pubblicizzare i contributi pubblici ricevuti come indennizzi e ristori per la crisi provocata dalla pandemia, ma non solo.Parte dalla nostra Associazione la protesta  nei confronti del Governo con una lettera inviata per il tramite di Confartigianato nazionale ai Ministri dell’Economia, Sviluppo Economico, Lavoro e P.A. per mettere in evidenza i pesanti effetti amministrativi provocati dalla legge annuale sulla concorrenza del 2017. Un provvedimento introdotto allo scopo di dare evidenza e pubblicità ad ogni forma di contributo erogata dalla pubblica amministrazione alle imprese che si  sta rivelando l’ennesima zavorra a carico di quest’ultime. In pratica, tutte le aziende, di qualsiasi dimensione e fatturato, entro il 30 giugno p.v. hanno l’obbligo di pubblicare tramite note integrative di bilancio (per chi è tenuto) o sul proprio sito internet le informazioni su contributi pubblici già in possesso della P.A. Chi non ha un suo sito dovrebbe fare riferimento a quello dell’Associazione di riferimento. Abbiamo sollecitato il Governo a chiarire che i sostegni ricevuti per l’emergenza epidemiologica siano esclusi dagli obblighi informativi : già gli enti pubblici sono vincolati a rendere conto di ogni erogazione. Il Parlamento si è reso conto dell’inutile carico […]


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Con ordinanza del 28 maggio, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato il passaggio di Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise in “zona bianca”, con le conseguenti liberalizzazioni che ne derivano. Come previsto, il Veneto per il momento rimane in “zona gialla” e, pertanto, non è coinvolto dagli allentamenti delle disposizioni di contrasto alla diffusione del Covid-19. Non risulta quindi corretta l’indicazione, apparsa su alcuni media, che fin d’ora in Veneto si possano sedere al tavolo più di 4 persone: fino al passaggio della Regione Veneto in “zona bianca”, infatti, rimane il limite di 4 commensali, con l’unica deroga prevista per i conviventi. Con il passaggio in “zona bianca” (che dovrebbe avvenire il prossimo 7 giugno) sarà possibile svolgere i banchetti (feste e ricevimenti) conseguenti alle cerimonie civili e religiose (una nota stampa del Ministero ha chiarito che i partecipanti dovranno essere muniti di “certificato verde” anche se non è ancora chiaro chi dovrà controllarne il possesso).La transizione nella zona a più basso rischio di contagio farà venir meno anche il cosiddetto “coprifuoco”, vale a dire il divieto di spostamenti entro determinati limiti orari. Infine, sempre con il passaggio in “zona bianca” sarà possibile riaprire le sale giochi e le “aree slot” presenti all’interno dei pubblici esercizi (e delle altre attività).Resterà […]


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