Liberi Professionisti

Confartigianato Venezia dal 2015 è in grado di assistere dal punto di vista fiscale e previdenziale anche i liberi professionisti, ossia coloro che svolgono un’attività per cui non devono necessariamente iscriversi in Camera di Commercio, ovvero professionisti iscritti in un Albo o in un Ordine (geometri, consulenti del lavoro, giornalisti, architetti, ingegneri, ecc.), oppure liberi professionisti non iscritti ad albi professionali. Tale ‘apertura’ anche al mondo dei lavoratori autonomi è legata ad un crescente e sempre più strategico rapporto sinergico tra imprese e professionisti (basti pensare, per citarne solo alcune, alle collaborazioni tra impiantisti elettrici/termoidraulici con periti ed ingegneri per progetti ed agevolazioni fiscali o alle collaborazioni che instaurano edili e falegnami con architetti e geometri).

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L’intelligenza artificiale (AI) nell’ambito dell’artigianato e della piccola impresa non va vista come una minaccia o un rischio, ma piuttosto come uno strumento di supporto, miglioramento e riduzione dei tempi delle diverse attività aziendali. L’Associazione, tramite consulenti specializzati, è in grado di sviluppare per i propri associati dei percorsi su misura sia collettivi che individuali sulle opportunità che l’AI è grado di offrire. I corsi e le consulenze Durante i corsi e le consulenze verranno fornite risposte concrete a domande del tipo: -Che cos’è l’intelligenza artificiale -In cosa ci può aiutare e in cosa no -A cosa fare attenzione -Come aprire il proprio account -Come funziona l’interfaccia di ChatGPT -Come scrivere un prompt semplice. Alcuni modelli di intelligenza artificiale   In considerazione, però, del diverso livello di partenza e delle singole esigenze, possiamo offrire proposte formative/consulenziali davvero mirate alle singole esigenze. Di seguito alcuni esempi che chiariscono come l’AI può aiutare le nostre imprese a comunicare di più e meglio, oltre ad organizzare in modo più efficiente la propria attività Immagine e comunicazione aziendale: AI come alleato creativo Supporto nella scrittura per descrizioni prodotto, post social, scrittura cataloghi, ecc Intelligenza artificiale per creare contenuti in modo semplice e veloce Aiutare artigiani e commercianti a utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare la propria presenza sui […]


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Obbligatoria dal 25 settembre, una convenzione Confartigianato Imprese per accompagnare gli associati nell’adempimento dell’obbligo Ricordiamo che dal 25 settembre 2025 entra in vigore l’obbligo di qualificazione per i tecnici manutentori antincendio, come previsto dal DM 1° settembre 2021. Chi effettua attività di manutenzione, controllo, verifica o sorveglianza su impianti e attrezzature antincendio dovrà ottenere una certificazione di idoneità tecnica rilasciata dai Vigili del Fuoco. Chi riguarda l’obbligo? L’obbligo riguarda in modo trasversale vari settori economici: installazione di impianti, serramenti, meccanica e legno. Si precisa che l’obbligo in questione riguarda tutte le fasi di manutenzione dei presidi antincendio e non quella dell’installazione/realizzazione dei sistemi antincendio. L’obbligo è dunque trasversale; non riguarda, cioè, soltanto le imprese operanti nel settore impianti, seppure abilitate ai sensi del D.M. 37/2008, ma anche tutte quelle che svolgono attività di manutenzione dei presidii antincendio (inclusi serramentisti del settore metallo e legno). A titolo esemplificativo, di seguito si riportano i presidii interessati: -Estintori -Idranti -Porte e finestre tagliafuoco -Sprinkler -IRAI – rilevazione allarme incendio -EVAC -Impianti ad estinzione gassosa -Impianti a schiuma -Impianti aerosol -Impianti “water-mist” -Impianti a polvere -Impianti a riduzione d’ossigeno -Impianti a pressione differenziale Cosa bisogna fare Dal 25 settembre 2025, quindi i manutentori, per continuare a svolgere attività di manutenzione ordinaria, dovranno alternativamente: – Qualificarsi tramite il […]


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Vi informiamo che da venerdì 1° agosto, è ufficialmente in funzione il nuovo sistema elettronico di controllo della velocità delle imbarcazioni Si.Sa., detto anche Barcavelox, nei canali della città di Venezia. Il sistema, progettato specificamente per la città storica e omologato secondo gli standard vigenti, si basa su una rete di oltre 100 postazioni dislocate nei punti più sensibili della rete acquea urbana: Canal Grande, Canale della Giudecca, Piazzale Roma, San Marco, San Zaccaria, Fondamente Nove, e altre aree ad alto traffico. Barcavelox funziona in maniera simile al tutor autostradale, utilizzando sensori radar e telecamere per rilevare la velocità delle imbarcazioni e accertare eventuali violazioni. La fase di sperimentazione “in bianco” iniziata il 1° giugno, ha permesso di testare e calibrare il sistema. In questo periodo sono state registrate fino a 150 potenziali violazioni al giorno, soprattutto nel Canal Grande, in particolare in prossimità della stazione ferroviaria, zona ritenuta tra le più critiche. Ora, superata la fase di test, il sistema entra a regime e sarà operativo a tutti gli effetti: le prime sanzioni potranno essere emesse a partire già da ven. 1° agosto. I limiti di velocità, che variano da 5 a 20 km/h a seconda delle aree e […]


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